Ospedale San Raffaele, Milano
Inaugurazione ottobre 2017
Solo chi ha vissuto momenti bui può essere in grado di comprendere il dolore del prossimo. Si incrociano gli sguardi degli altri e si percepiscono segni sul viso e sul corpo che riconducono alle proprie esperienze di malattia. E se si è stati fortunati si tenta di rinascere, di andare oltre ad un passato che ci tiene sempre per mano. Però ci si prova. E si ringrazia.In questa direzione si è posto Giancarlo Rovetta, mercante d’arte, che qualche anno fa venne colpito da un infarto con complicazioni gravi che lo tennero per molto tempo in bilico fra l’esserci e non l’esserci più. Rovetta ha acquistato le opere di Lisa Borgiani per farne dono all’Ospedale San Raffaele di Milano, in particolare ai pazienti ricoverati presso il DIMER - dipartimento di medicina riabilitativa- che ospita il reparto di neurologia e i alcuni reparti di riabilitazione, tra cui quella cardiologica. Questa iniziativa è in linea con la mission del San Raffaele che, come tutto il Gruppo Ospedaliero San Donato crede fortemente nell’umanizzazione delle cure pertanto promuove progetti e attività volti a favorire il benessere fisico e psicologico del paziente.
Il motivo del dono sta nel modo di operare dell’autrice e nel significato delle sue installazioni. Le molle sono un percorso e ci accompagnano verso un’insperata opportunità: abitare un luogo –reale e dell’anima- con spirito diverso. Le maestose molle di Lisa ci conducono verso l’alto, un alto fisico ed un alto spirituale. Un alto che è tangibile perché fuori di noi, perché concreto e visibile,ed un alto che riusciamo a ritrovare nel nostro cuore attraverso le sue installazioni.Ce lo danno in custodia e ce lo fanno scoprire perché nel ridisegnare le architetture dei luoghi secondo altri alfabeti esse fanno scattare un meccanismo inconscio: si scrutano le molle e lo sguardo ne segue le linee sinuose, i percorsi mobili. Dall’indugiare dell’occhio nelle parabole delle molle, alla scoperta dell’anima di percorsi taciuti del cuore, il passo è breve. Le opere di Lisa al San Raffaele si confrontano con una "piazza quadrata" circondata da grandi finestre che danno la possibilità di vederle ad altezze diverse e sono in rapporto dialettico con i lucernari posti al di sopra. In questo scenario si muovono, scoprono alcuni spazi, ne occultano altri, ci danno prospettive diverse, ci propongono nuove possibilità. E’ così, poco per volta,le molle ci accompagnano verso altre visioni e noi ne siamo dolcemente in balia. Assomigliano a delle onde di luce, o forse le creano: comunque sia la catturano, ci giocano, la riverberano, la ricompongono. Sono dei leggiadri vortici cromatici, delle garbate presenze danzanti. Esse infatti sottostanno ad un’intenzione ulteriore e diversa. Per un verso infatti ritroviamo la loro azione tangibile: la reciprocità fisica con gli spazi dell’ospedale ridisegnati e rileggibili per il tramite di figure sospese e colorate. Per l’altro le molle ridefiniscono gli spazi dell’animo. Segno di energia incessante si elevano a punto di contatto tra mondo spirituale ed esistente, tra invisibile e concreto. Ci portano altrove, tramite il presente, ma ci portano in altri luoghi. Lo sguardo ne segue le anse, ne coglie i colori ed i riflessi della luce: ed a questi viluppi ci consegniamo per giungere dove non arriveremmo senza di loro.
Chiara Gattamelata
Scheda tecnica:
Onde di Luce di Lisa Borgiani:
Spirali create in materiale plastico
Altezza: da 1 metro fino a 8-10 metri
Colori: dipinte con smalti acrilici, colore rosso, giallo, blu, verde, donati all’artista dell'azienda Lechler Color Design.
Altre informazioni: le installazioni sono realizzate in materiale leggero ed elastico, un richiamo alla flessibilità e al movimento e allo sviluppo verso l'alto.
Pubblicazioni:
IMORE.it